lunedì 1 giugno 2015

Adeguamento per essere in regola con la legge sui Cookie

Come adeguare il proprio sito con la nuova legge sui Cookie e Privacy

Il 2 Giugno 2015 è ultimo giorno per mettersi in regola con la privacy e l'accettazione dei cookie

Di seguito vi riporto alcune indicazioni potersi mettere in regola in pochi passaggi:
N.B  vedi in basso l'aggiornamento a Giugno 2015

Come deve essere realizzato il messaggio per l'accettazione dei cookie?

Il messaggio può essere di qualunque colore purchè sia ben visibile e deve avere dimensioni tali da coprire in parte il contenuto della pagina. Inoltre non deve essere a tempo in quanto l'utente deve poter eliminare il messaggio soltanto tramite un intervento su un bottone o pulsante da noi inserito. Ricordiamo inoltre che deve essere presente un messaggio breve dove si specifica che se l’utente sceglie di proseguire sul nostro sito acconsente all’uso dei cookie, ed una pagina dedicata con l' informativa estesa sui cookie (vedi paragrafo successivo per le istruzioni)

Quali indicazioni ed istruzioni deve contenere il messaggio sui cookie?

 Il messaggio deve specificare che il sito utilizza cookie che consentono di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze dell’utente i cosidetti cookies di profilazione, ed è fondamentale (una delle ultime novità in materia di cookie) che la pagina dedicata sull' informativa estesa dei cookies indichi come poter limitare o eliminare i cookies dal proprio browser. Ad esempio:
Puoi rifiutare e/o bloccare tale cookie grazie alle impostazioni del tuo browser. Di seguito una lista di guide dei principali browser su come eseguire questa operazione.





È necessario anche scaricare il file  Cookiechoices.zip

dal sito web www.cookiechoices.org e caricarlo sul proprio server

Copiare il seguente codice all'interno del tag body


<script type="text/javascript" src="http://www.vostrosito.com/cookiechoices.js"></script>
<script>
  document.addEventListener('DOMContentLoaded', function(event) {
    cookieChoices.showCookieConsentBar('Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la navigazione. Utilizzando il sito si intende accettata la Cookie Policy',
      'Ok', 'Ulteriori informazioni', 'http://www.vostrosito.com/cookie-policy/');
  });
</script> 




e linkarlo alla vostra pagina dell' informativa estesa sui cookies
ecco un esempio di  informativa estesa sui cookies


Senza voler terrorizzare nessuno Vi ricordo che le multe sono salatissime per chi non è in regola con la legge sulla privacy e sui cookies

Le sanzioni previste:
- da 6 mila a 36 mila euro per informativa omessa o non idonea
- da 10 mila a 120 mila euro per l'uso di cookie di profilazione senza consenso dell'utente
- da 20 mila a 120 mila euro per comunicazione omessa o incompleta al Garante.



Per ulteriori informazioni puoi consultare le seguenti pagine:


AGGIORNAMENTO LEGGE SUI COOKIE GIUGNO 2015

Con la nuova legge dei cookie si è creata la necessità di poter conservare il monitoraggio delle statistiche di Google analytics rendendo anonimo il tracciamento mediante un mascheramento dell'IP
ed impedendo l'incrocio dei dati da parte di Google

Si tratta di una procedura molto semplice perchè si tratta di aggiungere nel proprio script di tracciamento una stringa che imposti la funzione: IP Anonymization

La stringa da aggiungere cambia in base al tipo di script che avete inserito nel vostro sito.

In questo link troverete le indicazioni da parte del team goole

https://developers.google.com/analytics/devguides/collection/analyticsjs/field-reference#anonymizeIp


Per essere più completo ve le indico entrambe:

    ga(‘set’, ‘anonymizeIp’, true);  -> se utilizzate la libreria analytics.js (Universal Analytics)
    _gaq.push([‘_gat._anonymizeIp’]); -> se utilizzate la libreria ga.js (Classic Analytics)

E’ facile capire quale delle due stringhe utilizzare in base a come si presenta il vostro script.

La riga va inserita subito sotto quella che dichiara l’ID del monitoraggio, come nell’esempio:

ga('create', 'UA-XXXX-Y', 'auto');
ga('set', 'anonymizeIp', true);


Devi aggiungere allo script di monitoraggio che già usi, questa stringa di codice:

ga(‘set’, ‘anonymizeIp’, true);

esattamente tra le due righe

ga(‘create’, ‘UA-XXXXXXXX-X’, ‘auto’);
ga(‘send’, ‘pageview’);

Per tanto il tuo codice finale apparirà in questo modo:

ga(‘create’, ‘UA-XXXXXXXX-X’, ‘auto’);
 ga(‘set’, ‘anonymizeIp’, true);
 ga(‘send’, ‘pageview’);


Per chi utilizza wordpress con il plugin Google Analytics Dashboard for WP di Alin Marcu per anonimizzare è sufficiente attivare ip anonimo direttamente sul plugin








Ecco il risultato su wordpress

visualindando

view-source: http://www.happynewlife.it/it/

<script>
  (function(i,s,o,g,r,a,m){i['GoogleAnalyticsObject']=r;i[r]=i[r]||function(){
  (i[r].q=i[r].q||[]).push(arguments)},i[r].l=1*new Date();a=s.createElement(o),
  m=s.getElementsByTagName(o)[0];a.async=1;a.src=g;m.parentNode.insertBefore(a,m)
  })(window,document,'script','//www.google-analytics.com/analytics.js','ga');
  ga('create', 'UA-618084xx-x', 'auto');
  ga('send', 'pageview', {'anonymizeIp': true});
</script>

Come già accennato, dando un'occhiata alla tabella sulla sinistra presente sul sito del garante per essere in regola con la legge sui cookie e non dover spendere 150 euro per la notifica al garante è necessario impedire l'incrocio dei dati da parte di Google









Per fare questo è necessario recarsi su Google Analytics ed andare sulla pagina
Amministrazione>Impostazioni dell'account Analytics

qui è necessario togliere la spunta soprattutto a :
Condividi i dati di Google Analytics con Google per migliorare i prodotti e i servizi offerti da Google. Se disattivi questa opzione, i dati possono comunque essere inviati ad altri prodotti Google collegati esplicitamente ad Analytics.

Fatto questo ora non rimane che bloccare preventivamente i cookie non tecnici anche di terze parti.
Per fare questo ho utilizzato l'ottimo plugin gratuito per wordpress, realizzato da un nostro connazionale Diego Lamonica, il nome del plugin è EUCookieLaw
Attraverso questo plugin è possibile bloccare preventivamente tutti i cookie installati dal nostro wordpress, per sapere quali cookie vengono installati è sufficiente andare nelle opzioni avanzate di Firefox è scoprirle nel campo Content Setting > Cookie and Site Data.
io per comodità mia nel setting den plugin sopra citato ho settato questi domini

addtoany.com
youtube.com
www.youtube.com
gstatic.com
.addtoany.com
www.jscache.com
doubleclick.net
static.addtoany.com
google.com
googleusercontent.com
twitter.com
www.facebook.com
facebook.com
.facebook.net
.facebook.com
.facebook.it
instagram.com
.cdninstagram.com
.twitter.com
.youtube.com
.linkedin.com
www.pinterest.com
.addthis.com
eventbrite.it
eventbrite.com
.getclicky.com
.clicktale.net
.doubleclick.net
www.addtoany.com
.mixpanel.com
.williamhill.it
.affiliationpartner.it
.akamaihd.net
.metaffiliation.com

su questi tags:
script|iframe|img|embed|param|button|link|li|lu|div

e da una verifica fatta il plugin funziona benissimo.

Ho anche impostato nel plugin che con lo scroll della pagina in automatico si attivano i cookie a meno che l'utente non clicchi su RINUNCIO ES.VIDEO, ecc  ho usato questo testo un pò particolare per evidenziare che se non si attivano i cookie tutti i video non saranno visualizzati,


 anche se in realtà è possibile utilizzare l' EMBED AVANZATO DEI VIDEO DI YOUTUBE e bloccare l'invio dei cookie di youtube fintanto che l'utente non abbia volutamente cliccato play per vedere il video in embed.




Ritornando allo sblocco automatico dei cookie preventivamente bloccati (sembra uno scioglilingua), purtroppo da una lettura attenta del Art. 122. Informazioni raccolte nei riguardi del contraente o dell’utente
1. L’archiviazione delle informazioni nell’apparecchio terminale di un contraente o di un utente o l’accesso a informazioni già archiviate sono consentiti unicamente a condizione che il contraente o l’utente abbia espresso il proprio consenso dopo essere stato informato con le modalità semplificate di cui all’articolo 13, comma 3.
sembrerebbe che lo sblocco automatico dei coockie con lo scroll non è regolamentare nonostante nell'informativa breve ci si scriva:

Questo sito o gli eventuali strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.",

Restando in attesa di un chiarimento da parte del Garante, personalmente ritengo che la soluzione adottata sia completa anche per evitare di far perdere tanti visitatori ai miei clienti, in quanto come accennato prima con il blocco preventivo non sono più visibili molti widget  che servono per migliorare l'usabilità del sito.

Per chi fosse interessato al blocco preventivo dei cookie di Google Adsense posso assicuravi che funziona senza modifiche del codice google adsense e così non infrangere la Google adSense policy per gli inserzionisti-
Per quanto riguarda piattaforme come https://it.wordpress.com/https://www.blogger.com/, ed altre simili, il blocco preventivo e la notifica al Garante non può che riguardare esclusivamente i rispettivi fornitori del servizi di CMS, Invece è ritenuto pacifico da quasi tutti gli operatori che in carico  al gestore del blog c'è  l'obbligo di informativa.
     
Sperando di aver fatto cosa gradita e soprattutto aver fatto un pò di chiarezza in questo ginepraio burocratico, se viè piaciuto l'articolo vi invito a mettere Mi Piace e condividerlo con chi ne avesse bisogno.



Per chi non fosse in grado di realizzare da solo questi passaggi può chiederci un preventivo per mettere a norma il proprio sito beneficiando anche di uno sconto del 30% per aver visto l'annuncio sul questo blog, è sufficiente menzionare nel messaggio il codice coupon: PRIVACY30 in genere con questo sconto il prezzo è inferiore di cento euro per siti semplici invece per ecommerce saranno necessari preventivi personalizzati.
A presto e buon adeguamento sito a tutti.

DISCLAIMER

Quello che avete letto è frutto di settimane di studio e sintesi di come mi comporto io con i miei Clienti, essendo una comunicazione altruistica e gratuita non mi prendo la responsabilità dell’uso che farete delle informazioni contenute in questo post altresì non sottovalutate questa legge dato che riserva sanzioni salatissime per i trasgressori.

lunedì 2 marzo 2015

Web marketing turistico: Promuovere hotel online

Promozione hotel online

E' forse obbligatorio essere attraenti online? 

La nuova frontiera del Web marketing turistico




Tutti sappiamo che internet è il principale canale di vendita per il turismo e che nel 2013 ha superato in media l'88%, come anche tutti sappiamo che il processo di vendita nel settore del turismo si è via via complicato in quanto il cliente prima di prenotare visita il sito ufficiale del hotel, legge le recensioni, prova un primo contatto per percepire il livello di cortesia del personale della struttura alberghiera, ascolta i social e negli ultimi anni cerca video relativi alla struttura ricettiva, soprattutto se si tratta di residenze d'epoca come castelli, ville storiche, relais tenute di charme o anche in caso di agriturismi e fattorie didattiche.
Riteniamo comprensibile questa maggiore selezione da parte del cliente in quanto un pò in tutte le parti del mondo il numero medio di giorni di vacanze si è ridotto (anche se è aumentato il numero di persone che va in vacanza) e questo induce ad una attenta selezione del luogo di vacanza.
Alla luce di queste nuove tendenze è molto importante la presenza su internet con un accattivante website seo friendly, una corretta politica di link building, una attenta presenza sui social e sui siti di recensione, oltre che l'utilizzo di vari trucchi anche detti espedienti per diminuire il Bounce Rate del proprio sito web ed aumentare l'engament della clientela.
Per concludere è evidente che soltanto se la struttura ricettiva risulta attraente ed interessante online potrà competere in un mercato così competitivo come quello turistico.
Soltanto un web marketing turistico corredato da un mix di adeguate tecniche di marketing e strumenti du nuova generazione sarà in grado di aumentare l'appeal della struttura ricettiva e garantirne il successo.


Per preventivi o approfondimenti potete utilizzare il form contatti sulla destra.

giovedì 26 febbraio 2015

Revenue management non vuol dire riduzione prezzi

Cosa vuol dire Revenue management?

Cominciamo questo articolo specificando che Revenue Management non vuol dire limitarsi a cambiare le tariffe o ad offrire sconti dell'ultimo momento, in quanto il revenue management  è un mix di professionalità, conoscenza, intuito e creatività che permette alla struttura ricettiva di valorizzare le proprie risorse per aumentare il revenue annuale.
La nostra professonalità ed esperienza im marketing turistico ci ha permesso di acquisire conoscenza ed analisi del mercato nei vari periodi dell'anno, alta stagione e bassa stagione, che intersecati con i dati storici della struttura alberghiera per cui andiamo ad operare , ci permette di individuare gli andamenti futuri e le tendenze per quella determinata struttura ricettiva, anticipando la domanda con prezzi corretti per le differenti camere dell'hotel o residenza di charme secondo i vari periodi dell'anno.
Una generale dinamicità nella politica tariffaria accompagnata dal giusto software gestionale, ci permette di massimizzare gli utili secondo procedimenti sistemici e misurati.
La nostra analisi del KPI (Key performance indicator) è basata sulla gestione ottimale del numero di camere disponibili, listini prezzi dinamici e ponderati con coefficenti di rettifica empirici, ricavo medio per camere disponibili (RevPAR) e non camere vendute (in quanto una camera rimasta invenduta non può fare magazzino ma è semplicemente persa per sempre),  clienti abituali e nuovi clienti, efficacia attività di up-selling e cross-selling.
L'aumento dell'occupazione che siamo in grado di generare ci garantisce inoltre di incrementare concretamente il volume d'affari dei servizi accessori. Infine, ma non di minor importanza, ci occupiamo della formazione del personale di contatto con i clienti dell'hotel, in quanto rappresentano il contatto diretto one to one con il cliente, ed a cui naturalmente è devoluta la mission di vendita diretta e upselling. Ricordiamo che è molto più economico mantenere i clienti abituali che acquisirni di nuovi, in quanto il passaparola farà  per noi e meglio di noi il lavoro di acquisizione di nuovi clienti senza servizi di intermediazione.
La nostra formazione al personale di Front office ha l'obiettivo di insegnare la gestione delle obiezioni e di sfruttare quest'ultime per vendere servizi accessori.

Tutte la nostra consulenza si concluderà con un piano di marketing turistico strategico consono e modulato in base alle indicazione del management, affinche la ricetta confezionata sia tarata per massimizzare non solo il fatturato ma gli utili della struttura.

martedì 24 febbraio 2015

ASO: acronimo di App Store Optimization

Come migliorare il posizionamento delle proprie Apps

#ASO rappresenta l’insieme delle tecniche che si devono utilizzare per poter migliorare la posizione di un’App all’interno della pagina dei risultati degli App Stores cioè Google Play, App Store di Apple, Windows e di Blackberry.

Le stesse cose che fa il SEO Search Engine Optimization sui motori di ricerca per website per essere nelle prime posizioni, in modo da essere più visibili agli utenti, lo stesso fa ASO per le Apps.
La mia esperienza londinese mi ha permesso di lavorare a lungo sul ASO, e devo confessare che in Italia non si sente ancora molto parlare di queste tecniche,forse perchè anche i più grandi sviluppatori di Apps italiani sono a Londra, per cercare di cogliere al massimo il mercato mondiale.

Tra i principali fattori ci sono sempre:

App logo : il logo di un’app deve attirare l’attenzione dell’utente, e contenere alcuni trucchi che possano facilitare il posizionamento dell’app nelle prime posizioni dei risultati degli store nella sua determinata categoria. Ecco che scegliere la corretta categoria aiuterà
nel corretto posizionamento dell' app.

App Title : cioè il titolo della app come nei website non deve essere troppo lungo e deve sicuramente contenere delle keywords.

App Description : la descrizione oltre a contenere le keywords deve indurre il cliente a scaricare l'app stessa.




Ma sicuramente tra i fattori più importanti sono le :

App ratings e reviews : cioè la valutazione degli utenti che hanno già scaricato e provato la nostra app, rappresentano uno dei fattori chiave per il posizionamento. In quanto un utente è portato a scaricare apps che hanno alte valutazioni e molti download.

Google Plus: Quando si parla del Play store di Google molto importanti sono le nostre cerchie, cioè fare a monte un corretto lavoro di Social Media Marketing su Google Plus aiuta non soltanto il posizionamento del nostro web site ma anche in quella delle nostre Apps, in quanto quando si è loggati su Google Plus,
noi vedremo un miglioramento delle posizioni  delle apps degli utenti delle nostre cerchie.


Alcuni dei tools per migliorare le ASO di un APP sono


Appcodes


MobileDevHQ


Flurry
/

sabato 21 febbraio 2015

Web marketing per le aziende.

Riflessioni su: Web Marketing e Pubblicità in Internet.

Essere visibile su internet è importante per non regalare i propri potenziali clienti alla concorrenza.
Ecco perchè ormai la maggior parte degli imprenditori lo ritiene un fattore di importanza strategica per il successo della propria azienda.
Non basta creare un sito Web con un bel design e ricco di contenuti per far si che venga visitato da molte persone giornalmente.
La chiave del successo consiste nel portare la propria azienda nelle prime posizioni dei motori di ricerca, con le parole chiavi pertinenti il proprio business.

Ecco alcune delle domande con relative risposte che ci vengono rivolte durante i colloqui conoscitivi per i servizi di Web marketing, SEO, Social media, miglioramento navigabilità del sito, pubblicità su Adwords.

D: Cosa posso fare per aumentare la visibilità del mio sito aziendale?
R: E' necessario comparire con le principali parole di ricerca su Google e altri Motori di Ricerca.

D: Occorre investire alte cifre per aumentare la visibilità della mia Azienda?
R: Ovviamente tutto è relativo, comunque la risposta è: Dipende, dai risultati che si vogliono ottenere e dalla competitività delle parole chiavi.

D: Occorre stare attenti a come si investono i soldi nel webmarketing?
R: Certamente Si, come in ogni settore, esistono professionisti serio e propessionisti poco seri che spesso no sanno neanche di cosa parlano, ma sanno vendere fumo.
Sul mercato ci sono operatori che chiedono alte cifre per portare il Tuo sito nei Motori di Ricerca, a volte anche senza nessuna garanzia e nello stesso tempo ci sono moltissimi operatori che chiedono 300 euro una tantum per fare uno pseudo SEO, cioè insericono il sito su alcune Directory ed il lavoro è finito li, è vero che questo è SEO ma è soltanto l'1% del lavoro, in quanto solo la pubblicazione sulle directory non produce alcun risultato tangibile, pertanto i 300 euro sono soltanto soldi buttati al vento.

D: La pubblicità online è più costosa di quella tradizionale?
R: No, normalmente la pubblicità in internet è più a buon mercato, ed ha dei riscontri ben misurabili e visibili, oltre ad essere è l'unico strumento di promozione visibile 24/24 ore 365/365 giorni all'anno, e può dare informazioni e prendere contatti anche quando la Tua Azienda è chiusa.

D: Come posso essere sicuro che il Mio investimento in Internet non sia sbagliato?
R: La garanzia è nel fissare delle KPI cioè degli indici di performance, che devono essere inserite nel contratto di agenzia e che devono essere raggiunte secondo i range stabiliti.


D: Esistono soluzioni che diano una valida risposta alle domande di cui sopra?
R: Sì, per questo abbiamo creato piani modulabili in funzione della 'azienda, ecco alcune esempi dei nostri servizi:

-Creazione o miglioramento di una o più pagine personalizzate ed ottimizzate con i loghi aziendali informazioni e foto sui servizi/prodotti proposti dall'azienda, prezzi dei propri prodotti/servizi, landing page.
-Indicizzazione delle vostre pagine su tutti i motori di ricerca nazionali e sui principali esteri.
-Invio mensile delle statistiche e chiavi di ricerca con cui viene trovata la Vs. azienda.
-Pubblicazione Video
-Contenuti periodici ottimizzati lato SEO
-Contenuti periodici emozionali ottimizzati per i social
-Miglioramento navigabilità del intero sito web
-Sviluppo Unique Selling Preposition
-Gestione e Collegamento Vs. sito WEB ai vari social tra cui Facebook, twitter ecc.ecc
-Formazione per stimolare i vostri clienti a lasciare recensioni sulla vostra attività
-Nessun vincolo di rinnovo automatico o clausole vessatorie
-Pubblicita su Adwords.


E per concludere vorrei riportare alcune sagge parole di Steve Jobs:
Investire nella pubblicità in tempo di crisi è come costruirsi le ali mentre gli altri precipitano.

sabato 31 gennaio 2015

SEO: Modificare title su post di Blogger blogspot

Modifica SEO da conoscere per chi fa web marketing

Oggi parleremo di un importante modifica lato SEO per il propio blog su blogger/blogspot.
Il web marketer specialist che lavora sull ottimizzazione dei motori di ricerca ( Search Engine Optimization = SEO) conosce l'importanza del posizionamento delle parole chiavi nel titolo di un articolo.
La modifica consiste nello scambiare il nome del blog con titolo del post su ogni articolo, detto anche "blogger/blogspot title swapping"
La modifica è molto semplice e di veloce realizzo basta loggarsi su Google, accedere a Blogger e mediante il menù Modello -> Modifica HTML
sostituire  prima della chiusura del tag </head> il codice
  <title><data:blog.pageTitle/></title>

con


  <b:if cond='data:blog.pageType == &quot;index&quot;'>
<title><data:blog.title/></title>
<b:else/>
<title><data:blog.pageName/> | <data:blog.title/></title>
</b:if>



Il risultato sarà il Title del tuo post  | Titolo del blog


oppure con


<b:if cond= 'data:blog.pageType == &quot;index&quot;'>
<title><data:blog.title/></title>
<b:else/>
<title><data:blog.pageName/></title>
</b:if>

se non si vuole il nome del blog dopo il titolo dell' articolo, in quanto non si è interessati al branding ma soltanto al corretto posizionamento delle parole chiavi dei proprio post.



venerdì 23 gennaio 2015

Come eliminare i video suggeriti related videos di YouTube fine filmato

Ti danno fastidio i  "related videos" / "video suggeriti” di YouTube alla fine del tuo filmato?

Ecco una semplice guida per eliminare  i video suggeriti related videos di YouTube.

Dopo aver estrapolato il codice embed da Youtube

















es. <iframe width="420" height="315" src="//www.youtube.com/embed/ZMtgyz8q2QE" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>

basta aggiungere il codice ?rel=0

e se si volesse anche far partire il video automaticamente basta aggiungere autoplay=1
di seguito il codice completo per eliminare  i video suggeriti related videos di YouTube alla fine dei tuoi filmati.

<iframe width="420" height="315" src="//www.youtube.com/embed/ZMtgyz8q2QE?autoplay=1&rel=0" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>
Questa tecnica è utilizzabile anche per i blog in wordpress.

Vi invito a condividere questo post con qualcuno che pensiate ne abbia bisogno per eliminare i fastidiosi ed alcune volte imbarazzanti video correlati di youtube.

mercoledì 21 gennaio 2015

Cosa è il Revenue Management

Marketing Turistico: Cosa è il Revenue Management?

Per Revenue managment si intende la gestione dei prezzi delle camere per un data segmentazione della clientela di un determinato periodo dell'anno.
Ovviamente un bravo manager cercherà di massimizzare il revenue applicando il maggior prezzo al giusto cliente su una giusta camera al momento giusto.
Pertanto le fasi del Revenue managment per albergo, hotel 4 stelle, residenza d'epoca di charme o bed and breakfast sono le medesime e possono essere riassunte in: Segmentazione, forecasting su determinate camere a determinate tariffe, e in seguito si procedera alla allocazione delle camere sui parametri determinati.
Per determinare i dati previsionali, ci si baserà sui dati storici, variabili extra intrinseche e variabili extra estrinseche.
Nell'individuazione di dei dati previsionali gioco un ruolo determinante il programma di gestionale dellla struttura ricettiva (hotel, castello, villa storica, bed and breakfast, agriturismo)
che gestendo i dati storici, dati di produzione, revpar e strategia di marketing dell 'hotel riescono a segmentare ed allocare le camere ad un presunto prezzo che massimizza i Revenue attraverso la confugurazione dei listini e offerte, dove ogni listino ed offerta rappresenta un segmento della politica di marketing turistico dell' hotel a cui seguono le regole di bilanciamento interno in base alla tipologia di camera, al trattamento individuato, ai giorni di permanenza (Min Stay / Max Stay) e per i giorni di arrivo o partenza individuate dalla strategia di marketing turistico.
Ricordiamo che i trattamenti possono essere individuati con le sigle OB (Only Room) solo camera, BB (Bed and Breakfast) camera e colazione, HB (Half Board) mezza pensione e FB (Full Board) pensione completa, e i tempi di inizio e chiusura listino o offerta con lo stato CTA = Closed to Arrival (per gli arrivi di quel giorno) e con lo stato CTD = Closed to Departure (per le partenze di quel giorno).
Ovviamente un buon software gestionale per hotel e strutture alberghiere permetterà di differenziare i vari listini e le offerte camere in base alle OTAs (online travel agencies)
Ricordiamo inoltre che un indice molto importante per determinare l'economicità di una struttura ricettiva (albergo, castello, villa storica, campeggio, bed and breakfast, agriturismo, hotel) si misura con il  fatturato generato per camera disponibile e non per camera venduta
Di seguito la formula matematica RevPAR = Revenue Per Available Room = Total Room Revenue / Total available rooms
Fatturato generato per camera disponibile = Totale Ricavo da Camere - sconti - tasse di vendita - costo dei pasti compresi / numero di camere disponibili;

lunedì 19 gennaio 2015

Come installare un tema child di WordPress

 Vuoi installare facilmente un tema child in wordpress?




I temi child di WordPress 3.0 sono stati sicuramente una rivoluzione per chi si occupa di realizzazione blog e siti con wordpress.
Per chi sta muovendo i primi passi nel mondo di wordpress e non sapesse cosa vuol dire "child theme" (tema figlio) molto semplicemente gli diremo che è un tema che eredita tutte le caratteristiche del “tema padre” (tema originale), tranne quelle che noi vogliamo personalizzare.

L’uso di un tema child in wp diventa fondamentale quando si vogliono personalizzare temi di terze parti, in quanto i "tema child" ci permettono di personalizzare un tema senza dover modificare il tema originale o tema padre.

Avendo studiato a lungo la sicurezza dei blog, mi permetto di sottolineare l'importanza di apportare immediatamente al nostro blog gli aggiornamenti disponibili, in quanto spesso ci eviteranno gravi problemi di sicurezza spesso difficilmente recuperabili se non con il ripristino di un precedente backup.
I tema child ci permettono di aggiornare il tema originario o padre senza perdere eventuali personalizzazioni, così da lasciare sempre il tutto intatto "come mamma l'ha fatto", in questo caso la mamma siamo noi.
A parte la confuzione tra le parole padre, madre e figlio andiamo al succo per creare un child theme in WP:
    Apriamo la cartella wp-content/themes della nostra installazione wordpress, creiamo una nuova cartella, assegnando un nome che per ragioni di riconoscimento e bene che sia il nome originario più  -child,
questo solo per ricordarci qual'è il tema padre o originario.
Inseriamo nella cartella creata un file di testo vuoto con il nome "style.css"  (obbligatoriamente questo nome)

Apriamo adesso il file style.css e copiamo al suo interno il seguente testo

/*
 Theme Name:   Twenty Fourteen Child
 Theme URI:    http://www.miosito.com/wp-content/theme/twentyfourteen-child/
 Description:  Twenty Fourteen Child Theme
 Author:       Leonardo
 Author URI:   http:///www.miosito.com
 Version:      1.0.0
 License:      GNU General Public License v2 or later
 License URI:  http://www.gnu.org/licenses/gpl-2.0.html
 Tags:         light, dark, two-columns, right-sidebar, responsive-layout, accessibility-ready
 Text Domain:  twentyfifteen-child
 Template:     twentyfourteen
*/

@import url("../twentyfourteen/style.css");

La maggior parte di questi attributi sono opzionali ad esclusione dell'ultimo, comunque  è buona norma compilare tutti i campi, perché renderà più facile riconoscere e ritrovare il nostro tema dal backend nell’interfaccia di gestione dei temi di wordpress.
Come accennato l'attributo più importante è " Template:" stando attenti al nome preciso del tema padre o riginario e facendo anche attenzione alle minuscole e maiuscolo per non  installare facimente un tema child in wordpressincorrere nell'avviso di wordpress  "Tema padre mancante. Installare il tema padre..."


Per dare un piccolo tocco di classe e dare una immagine al nostro template child è sufficiente copiare un file screenshot.png con dimensioni 300 x 250 pixel nella cartella del tema child.

Per finire, da "Gestione Temi" attivare il nostro nuovo tema child.


Semplice vero?

-----------------------------------
AGGIORNAMENTO 31 AGOSTO 2016

Hai un problema con la traduzione del tema child di wordpress?

Non riesci a fare una corretta localizzazione del Child thema di wordpress?

Ho il piacere di condividere con te un aggiornamento sui temi child, che penso sarà molto utile a chi avuto problemi con l' integrazione della lingua italiana che non viene riconosciuta con l'ausilio del Tema Child di WP.
La localizzazione del tema child prevede un piccolo accorgimento da inserire nel file functions.php

 <?php

/**
 * Setup My Child Theme's textdomain.
 *
 * Declare textdomain for this child theme nel file style.css per me è Text Domain:  "twentyfifteen-child"  ma per l'import della lingua va usato il nome del genitore cioè "twentyfifteen"
 * Translations can be filed in the /languages/ directory.
 */
add_action( 'after_setup_theme', 'my_child_theme_setup' );
function my_child_theme_setup() {
    load_child_theme_textdomain( 'twentyfifteen', get_stylesheet_directory() . '/languages' );
}
?>

Due fattori sono molto importanti  per una corretta configurazione della localizzazione del tema child di wordpress:
1) Prima di tutto il file .mo e .po devono essere tipo "it_IT.mo" e non es "language_it_IT.mo"
2) Bisogna stare attenti a scrive il nome del  Text Domain presente nel thema genitore e non quello del figlio altrimenti l'importazione della lingua nel tema Child di WP non funzionerà.

mercoledì 14 gennaio 2015

Esempi di Native Advertising

Come fare Native Advertising

Nel precedente post su Cos'è la Native Advertising  abbiamo parlato di un pratico esempio di Native Advertising, cioè l'inserimento di un noto brand che produce attrezzature tecnologiche per la casa in un video che insegna a cucinare, realizzato da due simpatiche bambine, in quel caso la pubblicità sarà contornata dalla simpatia e dolcezza delle presentatrici e questo sicuramente agevolerà la forza di penetrazione che nel Neuromarketing viene denominata ambiente confidenziale per le emozioni che agevolano gli acquisti.



Un secondo esempio di Native Advertising è l'inserimento di un video in un articolo sulla qualità degli hotel, il quel caso il video sarà inserito dopo la spiegazione delle emozioni che un cliente generalmente richiede quando si reca in un hotel (Vedi articolo sul Marketing Turistico Emozionale), subito dopo sarà presente un video  con una miniatura che rappresenta una bella coppia, una famiglia o delle amiche che sorridono uscendo da un grande portone e con vicino la scritta "Vuoi sapere perché sono così Felici?"

Sottolineamo che il Native Advertising non è mai invasivo,  infatti sarà il cliente che dovrà cliccare sulla miniatura per avviare il video. Ovviamente il video in modo emozionale comprenderà la recensione di uno specifico hotel o catena alberghiera, dove i protagonisti sono i clienti che sono stati bene all'interno dell'hotel, magari anche clienti abituali, a cui è stato promesso un coupon per un soggiorno se si fossero prestati per una intervista sulle loro sensazioni.
Il video in pochi secondi dovrà esibire qual' è la Unique preposition selling di quell'hotel, sul perché i clienti ci ritornano volentieri, sul perché lo consiglierebbero. Ovviamente il video dovrà essere girato da un esperto in marketing turistico emozionale al fine di racchiudere in pochissimi secondi numerosi elementi per attirare nuovi clienti.

Un terzo esempio potrebbe essere per il settore dell'autonoleggio di lungo periodo, in un posto di siti di comparazione vantaggi e svantaggi delle varie compagnie, a metà del post dove si parlerà della bellezza, si può inserire una miniatura di due belle signore che ha fatto shopping, dove una apre la portiera di una macchina e nel portachiavi è presente il logo della compagnia di noleggio, e nello stesso tempo l'amica gli dice "Complimenti hai una macchina stupenda!!".
Cliccando sopra si può aprire un video dove la proprietaria della macchina spiega i vantaggi con quella compagnia.




Per qualunque delucidazione o consiglio su esempi di Native Advertising lasciate un commento o scriveteci a mezzo mail.

lunedì 5 gennaio 2015

Cos'è la Native Advertising?

 La Native Advertising non è altro che una pubblicità promossa all’interno di contenuti offerti ai lettori di Blog, Social Network e siti web.
La differenza sostanziale dalla pubblicità tradizionale è che il modo di comunicare il messaggio è molto più accurato e predeterminato, la Native Advertising ha l’obiettivo di fondere la pubblicità all’interno del contesto dell'articolo, permettendo di creare coinvolgimento ed attrazione da parte dell'utente.
In molti chiamano la Native Advertising "pubblicità integrata", perchè molti annunci non sono solo studiati per essere pertinenti con l'articolo del blog ma anche con il suo design. Una ridotta parte di esperti parla di "pubblicità occulta", noi siamo più per la prima definizione.
Ovviamente con la Native Advertising non rimangono sempre validi i soliti accorgimenti dell'utilizzare per l'advertising come la domanda in headline e una risposta come body copy, o inserire immagini con forte contrasto di colori, rimane sicuramente valida l'evidenziazione del vantaggio per l’utente.
A breve sarà presente una nostra pubblicità video per un noto brand che produce attrezzature tecnologicbe per la casa, in quel caso la pubblicità sarà contornata dalla simpatia e dolcezza delle presentatrici e questo sicuramente agevolerà la forza di penetrazione che nel Neuromarketing viene denominata ambiente confidenziale per le emozioni che agevolano gli acquisti.
Anche se non verrà utilizzata la tecnica della metafora per generare l'evento dell'acquisto, il coinvolgimento sarà garantito dalla semplicità empirica nell'utilizzare lo strumento.


Per quanto riguarda la Native Advertising nel web marketing, purtroppo in Italia il 45% dei web marketing specialist ancora non utilizza questa tecnica, ed anch' io personalmente mi sono approcciato al Native Advertising applicato al web markeing, per la prima volta durante la mia esperienza lavorativa a Londra, nonostante conoscessi già questa tecnica dal marketing tradizionale, in fatti non dimentichiamo che il Native Advertising è utilizzata nella televisione da molti anni, tanto che 10 ani fà le associazioni di categoria a tutela dei consumatori, sono riusciti a far approvare la legge che prevede che in ogni forma di pubblicità televisiva , sia ben evidenziato l'inizio  e la fine dello spot pubblicitario.
Penso ch tutti almeno una volta abbiamo visto una di quelle trasmissioni del mattino dove parlano di consigli per i consumatori, esempio mentre uno specilista del dormire parla delle tecniche per riposare meglio, arriva la pubblicità del materasso xxx, ovviamente se non ben specificato, il telespettatore potrebbe essere indotto a pensare che la trasmissione dica che quel materasso è meglio di altri.

 Sicuramente il "Native Advertising" sarà una tecnica di Advertising che avrà una veloce ascesa sul web anche perchè oggi le tradizionali tecniche di pubblicità sono divenute ormai poco efficaci ed efficenti, addirittura antiproduttive come i tradizionali banner, che vengono ormai ignorati dal 90% degli utenti e vengono ritenute motivo di distrazione dal 70% degli utenti.
Per concludere riteniamo molto valida la Native Advertising per attività di web marketing, ma riteniamo che debba essere contornata da una accurata tecnica di storytelling.


venerdì 2 gennaio 2015

Contributi alle imprese turistiche per attivita di web marketing

Decreto Legge Art Bonus

 

Rinnovo e digitalizzazione delle imprese turistiche  con il decreto legge del 31 maggio 2014 n. 83.

Per tutto il 2015, 2016, 2017 e 2018 è possibile promuovere e digitalizzare la propria attività turistica attraverso il credito di imposta previsto decreto legge del 31 maggio 2014 n. 83 denominato “Art Bonus” che prevede sconti d’imposta per aziende e privati che investono sulla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e turistico italiano.
Lo scopo di questo decreto legge è quello di  sostenere la competitività del turismo italiano favorendo la digitalizzazione e il restylig dei servizi di visibilità e comunicazione del settore turistico.
A tal fine viene concesso un credito d’imposta del 30 % agli operatori del settore turistico e dell’hospitality, fino ad un importo massimo di 12.500 €.
Ecco un elenco di attività che è possibile realizzare per promuovere e digitalizzare la propria attività turistica:
  • Consulenza per la comunicazione e marketing online della propria azienda;
  • Formazione aziendale del titolare e/o dipendenti sul marketing online.
  • Realizzare un sito web responsive e mobile
  • Acquistare un sito e portale web turistico
  • Acquistare un sistema di booking e multichannel manager
  • Attività SEO per migliorare il posizionamento del proprio sito sui motori di ricerca
  • Promuovere online le proposte e offerte per l’ospitalità delle persone diversamente abili
Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo.
Leggi l'intero Decreto legge Art Bonus

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