sabato 31 gennaio 2015

SEO: Modificare title su post di Blogger blogspot

Modifica SEO da conoscere per chi fa web marketing

Oggi parleremo di un importante modifica lato SEO per il propio blog su blogger/blogspot.
Il web marketer specialist che lavora sull ottimizzazione dei motori di ricerca ( Search Engine Optimization = SEO) conosce l'importanza del posizionamento delle parole chiavi nel titolo di un articolo.
La modifica consiste nello scambiare il nome del blog con titolo del post su ogni articolo, detto anche "blogger/blogspot title swapping"
La modifica è molto semplice e di veloce realizzo basta loggarsi su Google, accedere a Blogger e mediante il menù Modello -> Modifica HTML
sostituire  prima della chiusura del tag </head> il codice
  <title><data:blog.pageTitle/></title>

con


  <b:if cond='data:blog.pageType == &quot;index&quot;'>
<title><data:blog.title/></title>
<b:else/>
<title><data:blog.pageName/> | <data:blog.title/></title>
</b:if>



Il risultato sarà il Title del tuo post  | Titolo del blog


oppure con


<b:if cond= 'data:blog.pageType == &quot;index&quot;'>
<title><data:blog.title/></title>
<b:else/>
<title><data:blog.pageName/></title>
</b:if>

se non si vuole il nome del blog dopo il titolo dell' articolo, in quanto non si è interessati al branding ma soltanto al corretto posizionamento delle parole chiavi dei proprio post.



venerdì 23 gennaio 2015

Come eliminare i video suggeriti related videos di YouTube fine filmato

Ti danno fastidio i  "related videos" / "video suggeriti” di YouTube alla fine del tuo filmato?

Ecco una semplice guida per eliminare  i video suggeriti related videos di YouTube.

Dopo aver estrapolato il codice embed da Youtube

















es. <iframe width="420" height="315" src="//www.youtube.com/embed/ZMtgyz8q2QE" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>

basta aggiungere il codice ?rel=0

e se si volesse anche far partire il video automaticamente basta aggiungere autoplay=1
di seguito il codice completo per eliminare  i video suggeriti related videos di YouTube alla fine dei tuoi filmati.

<iframe width="420" height="315" src="//www.youtube.com/embed/ZMtgyz8q2QE?autoplay=1&rel=0" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>
Questa tecnica è utilizzabile anche per i blog in wordpress.

Vi invito a condividere questo post con qualcuno che pensiate ne abbia bisogno per eliminare i fastidiosi ed alcune volte imbarazzanti video correlati di youtube.

mercoledì 21 gennaio 2015

Cosa è il Revenue Management

Marketing Turistico: Cosa è il Revenue Management?

Per Revenue managment si intende la gestione dei prezzi delle camere per un data segmentazione della clientela di un determinato periodo dell'anno.
Ovviamente un bravo manager cercherà di massimizzare il revenue applicando il maggior prezzo al giusto cliente su una giusta camera al momento giusto.
Pertanto le fasi del Revenue managment per albergo, hotel 4 stelle, residenza d'epoca di charme o bed and breakfast sono le medesime e possono essere riassunte in: Segmentazione, forecasting su determinate camere a determinate tariffe, e in seguito si procedera alla allocazione delle camere sui parametri determinati.
Per determinare i dati previsionali, ci si baserà sui dati storici, variabili extra intrinseche e variabili extra estrinseche.
Nell'individuazione di dei dati previsionali gioco un ruolo determinante il programma di gestionale dellla struttura ricettiva (hotel, castello, villa storica, bed and breakfast, agriturismo)
che gestendo i dati storici, dati di produzione, revpar e strategia di marketing dell 'hotel riescono a segmentare ed allocare le camere ad un presunto prezzo che massimizza i Revenue attraverso la confugurazione dei listini e offerte, dove ogni listino ed offerta rappresenta un segmento della politica di marketing turistico dell' hotel a cui seguono le regole di bilanciamento interno in base alla tipologia di camera, al trattamento individuato, ai giorni di permanenza (Min Stay / Max Stay) e per i giorni di arrivo o partenza individuate dalla strategia di marketing turistico.
Ricordiamo che i trattamenti possono essere individuati con le sigle OB (Only Room) solo camera, BB (Bed and Breakfast) camera e colazione, HB (Half Board) mezza pensione e FB (Full Board) pensione completa, e i tempi di inizio e chiusura listino o offerta con lo stato CTA = Closed to Arrival (per gli arrivi di quel giorno) e con lo stato CTD = Closed to Departure (per le partenze di quel giorno).
Ovviamente un buon software gestionale per hotel e strutture alberghiere permetterà di differenziare i vari listini e le offerte camere in base alle OTAs (online travel agencies)
Ricordiamo inoltre che un indice molto importante per determinare l'economicità di una struttura ricettiva (albergo, castello, villa storica, campeggio, bed and breakfast, agriturismo, hotel) si misura con il  fatturato generato per camera disponibile e non per camera venduta
Di seguito la formula matematica RevPAR = Revenue Per Available Room = Total Room Revenue / Total available rooms
Fatturato generato per camera disponibile = Totale Ricavo da Camere - sconti - tasse di vendita - costo dei pasti compresi / numero di camere disponibili;

lunedì 19 gennaio 2015

Come installare un tema child di WordPress

 Vuoi installare facilmente un tema child in wordpress?




I temi child di WordPress 3.0 sono stati sicuramente una rivoluzione per chi si occupa di realizzazione blog e siti con wordpress.
Per chi sta muovendo i primi passi nel mondo di wordpress e non sapesse cosa vuol dire "child theme" (tema figlio) molto semplicemente gli diremo che è un tema che eredita tutte le caratteristiche del “tema padre” (tema originale), tranne quelle che noi vogliamo personalizzare.

L’uso di un tema child in wp diventa fondamentale quando si vogliono personalizzare temi di terze parti, in quanto i "tema child" ci permettono di personalizzare un tema senza dover modificare il tema originale o tema padre.

Avendo studiato a lungo la sicurezza dei blog, mi permetto di sottolineare l'importanza di apportare immediatamente al nostro blog gli aggiornamenti disponibili, in quanto spesso ci eviteranno gravi problemi di sicurezza spesso difficilmente recuperabili se non con il ripristino di un precedente backup.
I tema child ci permettono di aggiornare il tema originario o padre senza perdere eventuali personalizzazioni, così da lasciare sempre il tutto intatto "come mamma l'ha fatto", in questo caso la mamma siamo noi.
A parte la confuzione tra le parole padre, madre e figlio andiamo al succo per creare un child theme in WP:
    Apriamo la cartella wp-content/themes della nostra installazione wordpress, creiamo una nuova cartella, assegnando un nome che per ragioni di riconoscimento e bene che sia il nome originario più  -child,
questo solo per ricordarci qual'è il tema padre o originario.
Inseriamo nella cartella creata un file di testo vuoto con il nome "style.css"  (obbligatoriamente questo nome)

Apriamo adesso il file style.css e copiamo al suo interno il seguente testo

/*
 Theme Name:   Twenty Fourteen Child
 Theme URI:    http://www.miosito.com/wp-content/theme/twentyfourteen-child/
 Description:  Twenty Fourteen Child Theme
 Author:       Leonardo
 Author URI:   http:///www.miosito.com
 Version:      1.0.0
 License:      GNU General Public License v2 or later
 License URI:  http://www.gnu.org/licenses/gpl-2.0.html
 Tags:         light, dark, two-columns, right-sidebar, responsive-layout, accessibility-ready
 Text Domain:  twentyfifteen-child
 Template:     twentyfourteen
*/

@import url("../twentyfourteen/style.css");

La maggior parte di questi attributi sono opzionali ad esclusione dell'ultimo, comunque  è buona norma compilare tutti i campi, perché renderà più facile riconoscere e ritrovare il nostro tema dal backend nell’interfaccia di gestione dei temi di wordpress.
Come accennato l'attributo più importante è " Template:" stando attenti al nome preciso del tema padre o riginario e facendo anche attenzione alle minuscole e maiuscolo per non  installare facimente un tema child in wordpressincorrere nell'avviso di wordpress  "Tema padre mancante. Installare il tema padre..."


Per dare un piccolo tocco di classe e dare una immagine al nostro template child è sufficiente copiare un file screenshot.png con dimensioni 300 x 250 pixel nella cartella del tema child.

Per finire, da "Gestione Temi" attivare il nostro nuovo tema child.


Semplice vero?

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AGGIORNAMENTO 31 AGOSTO 2016

Hai un problema con la traduzione del tema child di wordpress?

Non riesci a fare una corretta localizzazione del Child thema di wordpress?

Ho il piacere di condividere con te un aggiornamento sui temi child, che penso sarà molto utile a chi avuto problemi con l' integrazione della lingua italiana che non viene riconosciuta con l'ausilio del Tema Child di WP.
La localizzazione del tema child prevede un piccolo accorgimento da inserire nel file functions.php

 <?php

/**
 * Setup My Child Theme's textdomain.
 *
 * Declare textdomain for this child theme nel file style.css per me è Text Domain:  "twentyfifteen-child"  ma per l'import della lingua va usato il nome del genitore cioè "twentyfifteen"
 * Translations can be filed in the /languages/ directory.
 */
add_action( 'after_setup_theme', 'my_child_theme_setup' );
function my_child_theme_setup() {
    load_child_theme_textdomain( 'twentyfifteen', get_stylesheet_directory() . '/languages' );
}
?>

Due fattori sono molto importanti  per una corretta configurazione della localizzazione del tema child di wordpress:
1) Prima di tutto il file .mo e .po devono essere tipo "it_IT.mo" e non es "language_it_IT.mo"
2) Bisogna stare attenti a scrive il nome del  Text Domain presente nel thema genitore e non quello del figlio altrimenti l'importazione della lingua nel tema Child di WP non funzionerà.

mercoledì 14 gennaio 2015

Esempi di Native Advertising

Come fare Native Advertising

Nel precedente post su Cos'è la Native Advertising  abbiamo parlato di un pratico esempio di Native Advertising, cioè l'inserimento di un noto brand che produce attrezzature tecnologiche per la casa in un video che insegna a cucinare, realizzato da due simpatiche bambine, in quel caso la pubblicità sarà contornata dalla simpatia e dolcezza delle presentatrici e questo sicuramente agevolerà la forza di penetrazione che nel Neuromarketing viene denominata ambiente confidenziale per le emozioni che agevolano gli acquisti.



Un secondo esempio di Native Advertising è l'inserimento di un video in un articolo sulla qualità degli hotel, il quel caso il video sarà inserito dopo la spiegazione delle emozioni che un cliente generalmente richiede quando si reca in un hotel (Vedi articolo sul Marketing Turistico Emozionale), subito dopo sarà presente un video  con una miniatura che rappresenta una bella coppia, una famiglia o delle amiche che sorridono uscendo da un grande portone e con vicino la scritta "Vuoi sapere perché sono così Felici?"

Sottolineamo che il Native Advertising non è mai invasivo,  infatti sarà il cliente che dovrà cliccare sulla miniatura per avviare il video. Ovviamente il video in modo emozionale comprenderà la recensione di uno specifico hotel o catena alberghiera, dove i protagonisti sono i clienti che sono stati bene all'interno dell'hotel, magari anche clienti abituali, a cui è stato promesso un coupon per un soggiorno se si fossero prestati per una intervista sulle loro sensazioni.
Il video in pochi secondi dovrà esibire qual' è la Unique preposition selling di quell'hotel, sul perché i clienti ci ritornano volentieri, sul perché lo consiglierebbero. Ovviamente il video dovrà essere girato da un esperto in marketing turistico emozionale al fine di racchiudere in pochissimi secondi numerosi elementi per attirare nuovi clienti.

Un terzo esempio potrebbe essere per il settore dell'autonoleggio di lungo periodo, in un posto di siti di comparazione vantaggi e svantaggi delle varie compagnie, a metà del post dove si parlerà della bellezza, si può inserire una miniatura di due belle signore che ha fatto shopping, dove una apre la portiera di una macchina e nel portachiavi è presente il logo della compagnia di noleggio, e nello stesso tempo l'amica gli dice "Complimenti hai una macchina stupenda!!".
Cliccando sopra si può aprire un video dove la proprietaria della macchina spiega i vantaggi con quella compagnia.




Per qualunque delucidazione o consiglio su esempi di Native Advertising lasciate un commento o scriveteci a mezzo mail.

lunedì 5 gennaio 2015

Cos'è la Native Advertising?

 La Native Advertising non è altro che una pubblicità promossa all’interno di contenuti offerti ai lettori di Blog, Social Network e siti web.
La differenza sostanziale dalla pubblicità tradizionale è che il modo di comunicare il messaggio è molto più accurato e predeterminato, la Native Advertising ha l’obiettivo di fondere la pubblicità all’interno del contesto dell'articolo, permettendo di creare coinvolgimento ed attrazione da parte dell'utente.
In molti chiamano la Native Advertising "pubblicità integrata", perchè molti annunci non sono solo studiati per essere pertinenti con l'articolo del blog ma anche con il suo design. Una ridotta parte di esperti parla di "pubblicità occulta", noi siamo più per la prima definizione.
Ovviamente con la Native Advertising non rimangono sempre validi i soliti accorgimenti dell'utilizzare per l'advertising come la domanda in headline e una risposta come body copy, o inserire immagini con forte contrasto di colori, rimane sicuramente valida l'evidenziazione del vantaggio per l’utente.
A breve sarà presente una nostra pubblicità video per un noto brand che produce attrezzature tecnologicbe per la casa, in quel caso la pubblicità sarà contornata dalla simpatia e dolcezza delle presentatrici e questo sicuramente agevolerà la forza di penetrazione che nel Neuromarketing viene denominata ambiente confidenziale per le emozioni che agevolano gli acquisti.
Anche se non verrà utilizzata la tecnica della metafora per generare l'evento dell'acquisto, il coinvolgimento sarà garantito dalla semplicità empirica nell'utilizzare lo strumento.


Per quanto riguarda la Native Advertising nel web marketing, purtroppo in Italia il 45% dei web marketing specialist ancora non utilizza questa tecnica, ed anch' io personalmente mi sono approcciato al Native Advertising applicato al web markeing, per la prima volta durante la mia esperienza lavorativa a Londra, nonostante conoscessi già questa tecnica dal marketing tradizionale, in fatti non dimentichiamo che il Native Advertising è utilizzata nella televisione da molti anni, tanto che 10 ani fà le associazioni di categoria a tutela dei consumatori, sono riusciti a far approvare la legge che prevede che in ogni forma di pubblicità televisiva , sia ben evidenziato l'inizio  e la fine dello spot pubblicitario.
Penso ch tutti almeno una volta abbiamo visto una di quelle trasmissioni del mattino dove parlano di consigli per i consumatori, esempio mentre uno specilista del dormire parla delle tecniche per riposare meglio, arriva la pubblicità del materasso xxx, ovviamente se non ben specificato, il telespettatore potrebbe essere indotto a pensare che la trasmissione dica che quel materasso è meglio di altri.

 Sicuramente il "Native Advertising" sarà una tecnica di Advertising che avrà una veloce ascesa sul web anche perchè oggi le tradizionali tecniche di pubblicità sono divenute ormai poco efficaci ed efficenti, addirittura antiproduttive come i tradizionali banner, che vengono ormai ignorati dal 90% degli utenti e vengono ritenute motivo di distrazione dal 70% degli utenti.
Per concludere riteniamo molto valida la Native Advertising per attività di web marketing, ma riteniamo che debba essere contornata da una accurata tecnica di storytelling.


venerdì 2 gennaio 2015

Contributi alle imprese turistiche per attivita di web marketing

Decreto Legge Art Bonus

 

Rinnovo e digitalizzazione delle imprese turistiche  con il decreto legge del 31 maggio 2014 n. 83.

Per tutto il 2015, 2016, 2017 e 2018 è possibile promuovere e digitalizzare la propria attività turistica attraverso il credito di imposta previsto decreto legge del 31 maggio 2014 n. 83 denominato “Art Bonus” che prevede sconti d’imposta per aziende e privati che investono sulla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e turistico italiano.
Lo scopo di questo decreto legge è quello di  sostenere la competitività del turismo italiano favorendo la digitalizzazione e il restylig dei servizi di visibilità e comunicazione del settore turistico.
A tal fine viene concesso un credito d’imposta del 30 % agli operatori del settore turistico e dell’hospitality, fino ad un importo massimo di 12.500 €.
Ecco un elenco di attività che è possibile realizzare per promuovere e digitalizzare la propria attività turistica:
  • Consulenza per la comunicazione e marketing online della propria azienda;
  • Formazione aziendale del titolare e/o dipendenti sul marketing online.
  • Realizzare un sito web responsive e mobile
  • Acquistare un sito e portale web turistico
  • Acquistare un sistema di booking e multichannel manager
  • Attività SEO per migliorare il posizionamento del proprio sito sui motori di ricerca
  • Promuovere online le proposte e offerte per l’ospitalità delle persone diversamente abili
Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo.
Leggi l'intero Decreto legge Art Bonus

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